Analisi tecnico-normativa (ATN)

L’ATN nell’istruttoria normativa

L’analisi tecnico-normativa (ATN), unitamente alle altre relazioni previste a corredo degli atti normativi, rappresenta un ulteriore strumento idoneo a supportare la qualità della regolazione e ad assicurare la trasparenza nell'iter di proposta, modifica e approvazione dei provvedimenti normativi del Governo.

L'ATN è contenuta in una relazione che accompagna gli schemi di atti normativi adottati dal Governo ed i regolamenti, ministeriali o interministeriali. Per i regolamenti di cui all'art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, le relazioni sono trasmesse alla Presidenza del Consiglio dalle amministrazioni competenti all'atto della comunicazione.

Nella disciplina dell’ATN non sono previsti casi di esclusione o esenzione.

L'ATN verifica l'incidenza della normativa proposta sull'ordinamento giuridico vigente, dà conto della sua conformità alla Costituzione, alla disciplina comunitaria e agli obblighi internazionali, nonché dei profili attinenti al rispetto delle competenze delle regioni e delle autonomie locali e ai precedenti interventi di delegificazione. L'analisi è condotta anche alla luce della giurisprudenza rilevante esistente, sia nazionale che comunitaria, e tiene conto di eventuali giudizi pendenti sul medesimo o analogo oggetto nonché dell'eventuale esistenza di procedure d'infrazione da parte della Commissione europea. L'ATN, inoltre, dà conto anche di eventuali progetti di modifica della stessa materia già in corso di esame. L'ATN illustra altresì la correttezza delle definizioni e dei riferimenti normativi contenuti nel testo della normativa proposta, nonché delle tecniche di modificazione e abrogazione delle disposizioni vigenti, riportando eventuali soluzioni alternative prese in considerazione ed escluse.

L'ATN ha altresì lo scopo di individuare l’effettiva necessità dell'intervento normativo, al fine di prevenire l'iter di eventuali atti normativi non necessari, di prevenire possibili censure di legittimità costituzionale e riducendo al minimo la possibilità di incertezza giuridica conseguente alla pendenza di giudizi di costituzionalità e di verificare che la normativa si inserisca in modo coerente e sistematico nel quadro giuridico vigente, anche attraverso la verifica della sistematica e uniforme applicazione delle regole di redazione normativa, anche con riferimento alla correttezza delle definizioni e dei riferimenti normativi e alla corretta applicazione delle tecniche di modificazione e abrogazione delle disposizioni vigenti.

La relazione contenente l'ATN è redatta secondo una griglia metodologica allegata alla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 settembre 2008.

L'amministrazione proponente, oltre che singolarmente, può predisporre una o più parti della relazione ATN con la collaborazione degli uffici legislativi delle amministrazioni competenti nelle materie che devono essere oggetto di approfondimento o che richiedono una particolare specializzazione settoriale.

Le amministrazioni possono anche richiedere il supporto tecnico del DAGL nella redazione dell'ATN in tutte le relative fasi.

La relazione ATN è trasmessa al Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DAGL) dalle amministrazioni proponenti, unitamente alla relazione illustrativa, alla relazione tecnica ed alla relazione sull'analisi di impatto della regolamentazione (AIR), ai fini dell'iscrizione alla riunione preparatoria del Consiglio dei Ministri.

Il DAGL nel suo ruolo istituzionale di coordinamento dell’iniziativa normativa del Governo ha il compito di verificare la conformità delle relazioni ATN alle indicazioni fornite dalla direttiva P.C.M. 10 settembre 2008 e segnalare le schede ATN inadeguate alla loro funzione.

Qualora il DAGL ritenga carente o insufficiente l'ATN, fornisce all’amministrazione proponente apposite osservazioni collaborative e indicazioni operative cui attenersi nella redazione, integrazione o rettifica della relazione.