La Sala del Consiglio dei Ministri
A partire dal marzo 1961, anno in cui Palazzo Chigi diventa sede della Presidenza del Consiglio, la Sala del Consiglio dei Ministri ospita le riunioni dell’esecutivo.
A differenza delle altre sale, quasi a caratterizzare la serietà delle decisioni che abitualmente vengono prese durante le riunioni del Consiglio, questa ha il soffitto decorato con travi di legno, al di sotto del quale si dispiega un fregio decorato nel 1665 dal pittore austriaco Giovanni Paolo Schor. Il fregio è realizzato con una finta architettura ad archi che inquadra una serie di figure mitologiche a mezzobusto sullo sfondo di paesaggi boscosi.
Spiccano sulle pareti due grandi arazzi, realizzati dal fiammingo Jan Leyniers e acquistati dai Chigi nel 1668, raffiguranti le storie della vita di Alessandro Magno.
Nella Sala è collocato un caminetto di fine 1700 di marmo bianco finemente intagliato e con tre medaglioni di alabastro e figure di bronzo dorato; completano l'arredamento gli scranni in legno di un antico coro di gusto cinquecentesco.
Il tavolo rotondo al centro ha sostituito quello rettangolare proveniente dal Viminale e utilizzato per le prime riunioni del Consiglio.
La Sala si affaccia sul balcone centrale della facciata prospiciente Largo Chigi e corrisponde all’antica sala del Palazzo Aldobrandini.