Vertice EU MED9, il punto stampa del Presidente Meloni

Venerdì, 29 Settembre 2023

Domanda: Presidente come è andato questo trilaterale con il Presidente della Commissione europea von der Leyen e con il Presidente francese Macron?

Presidente Meloni: Guardi mi pare che ci sia volontà di affrontare la questione con serietà, con concretezza, con velocità. Non parlo dell'approccio perché quello ormai lo do per assodato, l'ho visto anche nella discussione di stamattina che come sapete coinvolge nove Paesi, la Commissione, la Presidenza del Consiglio. Io sono stata molto chiara nell’esporre sia la questione come la vedo, sia l'impatto che sta avendo sull'Italia, sia le soluzioni che voi conoscete bene, che vi ho sempre raccontato. La discussione è ruotata tutta intorno a questo con una convergenza che, tra questi Paesi - che chiaramente non sono tutti nel Consiglio europeo, ma sono sicuramente quelli che vivono di più il fenomeno - è totalmente condivisa.
Dopodiché stiamo cercando di fare dei passi concreti in alcune direzioni che vanno dalla politica dei rimpatri, sulla quale io continuo a dire - anche le riammissioni - che quello è un lavoro che deve essere fatto a livello europeo per essere davvero efficace; vuol dire anche avere una lista dei Paesi sicuri europea; vuol dire un lavoro che ha già cominciato a fare il commissario Schinas andando questa settimana in alcuni Paesi europei a trattare proprio questa materia. C'è un lavoro serio che va fatto da quel punto di vista, c'è da riprendere con forza il nostro partenariato con la Tunisia che sta dando segnali di collaborazioni molto importanti, ma chiaramente anche su questo bisogna essere concreti. Mi pare che le risorse finalmente stiano arrivando. Questo può essere un altro segnale molto importante e chiaramente è un modello che va utilizzato in generale per i Paesi del nord Africa. 
Poi c'è la grande materia dell’alternativa alla migrazione illegale che è il lavoro che va fatto con i Paesi africani. Qui si apre un altro capitolo che è quello della revisione del bilancio pluriennale sulla quale la proposta della Commissione è importante in termini di cooperazione positiva con l'Africa, non predatoria, e quello che conoscete, ma qui c'è molta convergenza. Quindi sicuramente i Paesi del Med9, anche a Granada, possono consentire di fare dei passi in avanti. Poi bisogna essere bravi nel quotidiano a far sì che le cose vadano avanti, ma sicuramente io vedo una volontà, almeno sulla carta c'è. Il mio lavoro e la mia responsabilità è far sì che tutte queste belle idee diventino fatti concreti nel minore tempo possibile. 

Domanda: Presidente sulla questione dell’Ong ha avuto modo dopo la lettera che gli ha scritto di sentire direttamente Scholz?

Presidente Meloni: Guardi ho avuto degli scambi con il Cancelliere Scholz nella giornata di ieri dove voi sapete che c'era aperta questa materia del patto di migrazione e asilo. Mezzo passo indietro: per noi la redistribuzione non è mai stata la priorità, come voi sapete non la priorità di questo governo. Per me il problema non si risolverà mai completamente se ogni Paese pensa di scaricarlo su un altro, l'unico modo per risolvere il problema di tutti è il lavoro che noi stiamo facendo sulla dimensione esterna. Dopodiché noi siamo stati molto cooperativi sul tema del patto di migrazione e asilo, l'abbiamo votato anche perché migliorava, per noi, le condizioni rispetto alle regole precedenti. Dopodiché ieri la Germania è arrivata con alcuni emendamenti, uno in particolare per noi rappresenta un passo indietro ed è quello che riguarda il tema delle organizzazioni non governative - a maggior ragione ieri che avevamo diverse navi delle Ong anche tedesche nelle nostre acque internazionali - e abbiamo chiesto di avere tempo perché non si poteva decidere ieri così. Dopodiché io capisco, per carità, la posizione del governo tedesco ma a quel punto se loro vogliono tornare indietro sulle regole e organizzazioni non governative, allora noi proponiamo un altro emendamento in forza del quale diciamo: il Paese responsabile dell'accoglienza dei migranti che vengono trasportati sulla nave di un'organizzazione non governativa è quello della bandiera della nave dell'organizzazione non governativa. Perché capisco la posizione degli altri, però non si può fare la solidarietà con i confini degli altri.
Quindi vediamo poi quale sarà la soluzione di questo problema. Rimaniamo cooperativi però bisogna che ciascuno, ovviamente, si assuma le responsabilità delle scelte politiche che porta avanti. Noi abbiamo una linea e altri ne hanno un’altra, il problema è non scaricare la linea di uno sugli interessi dell’altro.

Domanda: Sulle Ong gli altri Paesi Med sono sulla linea italiana o invece hanno espresso perplessità?

Presidente Meloni: No io ho trovato qui posizioni molto decise, anche su la distinzione che si deve fare sul lavoro alcune Ong e il lavoro che fanno altre Ong.

Domanda: Anche da parte del Presidente Macron?

Presidente Meloni: Non mi pare che Macron ne abbia parlato. Poi questo chiedetelo a loro, non posso fare io l'interprete di quello che dicono gli altri, non è corretto da parte mia.

Domanda: Si è parlato di missione navale europea con Macron e von der Leyen? C’è possibilità di questo?

Presidente Meloni: Lì, come voi sapete, noi partivamo dal tema della terza parte della missione Sophia. Facciamo anche qui un passo indietro: missione navale per me significa, da sempre, in accordo con autorità del Nord Africa, che è, ovviamente, l'elemento che bisogna verificare. 
Poi gli strumenti possono essere: la terza parte la missione Sophia non fu mai attuata perché la prima parte invece era un pull factor e quindi fu annullata la missione di fatto; c'è Irini, che fu immaginata prevalentemente per il traffico di armi, che ha tra i propri obiettivi anche il tema della lotta ai trafficanti e anche quello può essere uno strumento del quale parlare.
Il punto lì è - perché da parte dell'Europa c'è una disponibilità a lavorare su pattugliamenti congiunti piuttosto che, che poi questo è il tema -, il Nord Africa. Insomma, bisogna ragionare bene con le autorità del Nord Africa perché, per farlo in modo efficace, va fatto in modo diverso da come è stato fatto finora. E quindi questo è, secondo me, una delle cose delle quali bisogna parlare soprattutto con le persone interessate. 

Domanda: Presidente ha detto che ci sono dei passi avanti con la Tunisia e con i fondi anche europei che potrebbero arrivare. Ci può dire qualcosa in più?

Presidente Meloni: Quello che so io è che settimana prossima parte la prima tranche. Quindi un fatto concreto di segnale.

Domanda: Quindi vuol dire che i tunisini hanno ottemperato ad alcune richieste?

Presidente Meloni: Evidentemente sì. Queste sono le informazioni che io ho, quindi evidentemente sì. 

Domanda: Per quanto riguarda il FMI?

Presidente Meloni: Guardi il Fondo Monetario Internazionale è una questione che io vedo più difficile. Non è una cosa che io penso che possa risolvere immediatamente. Quello che secondo me bisogna ragionare di fare è capire se le risorse che l'Europa aveva immaginato di utilizzare per sostenere bilancio tunisino - circa 800 milioni, se non vado errata - possano essere scollegate dall'accordo col Fondo Monetario Internazionale: quindi immaginare che l'Europa possa fare una propria iniziativa. Questo è ancora oggetto del dibattito, un dibattito che stiamo iniziando adesso ma che sicuramente sarebbe, in termini temporali, più risolutivo che aspettare la cosa più complessa del Fondo Monetario Internazionale. 

Domanda: Presidente, i mercati sembrano un po' spaventati, gli osservatori… 

Presidente Meloni:: Ho visto: avete già fatto il Governo tecnico. Li ha fatti i Ministri del Governo tecnico lei?

Domanda: Noi siamo giornalisti, ancora non abbiamo questo potere. Nel caso lei è pronta a sostenerlo?

Presidente Meloni: No, come lei sa quelli li sostenete voi, io sono per la democrazia.

Domanda: Le chiedevo: alcuni osservatori legano questo aumento dei rendimenti dei Titoli di Stato ad alcuni numeri della NADEF che sarebbero sovra o sottostimati a seconda dei punti di vista. Le volevo chiedere se appunto c'è questo tipo di preoccupazione rispetto allo spread. Ho visto anche il Presidente di Confindustria Bonomi che oggi vi ha chiesto di agire di più sul debito perché la situazione sembra essere preoccupante da questo punto di vista. Volevo chiederle un parere.

Presidente Meloni: Questa preoccupazione la vedo soprattutto nei desideri di chi, come sempre, immagina che un governo democraticamente eletto, che sta facendo il suo lavoro, che ha una stabilità, che ha una maggioranza forte, debba andare a casa per essere sostituito da un governo che nessuno ha scelto. Adesso lo dico sinceramente: mi diverte molto il dibattito in cui già si fanno i nomi dei Ministri dei Governi tecnici. Temo che questa speranza non si tradurrà in una realtà perché l'Italia rimane una Nazione solida, è una Nazione che ha una previsione di crescita superiore a quella della media Europea anche per il prossimo anno, superiore a quella della Francia e della Germania anche per il prossimo anno. Lo spread come ha visto ha ricominciato a scendere oggi e probabilmente, dopo aver letto alcuni titoli gli investitori hanno letto pure la NADEF. Nel senso che la NADEF racconta dei numeri seri, in previsione di una legge di bilancio estremamente seria. Perché, mi faccia capire, il governo tecnico da chi dovrebbe essere sostenuto? Da quelli del superbonus? Perché è lì che io vedo un problema per i conti pubblici italiani, non in chi le poche risorse che ha le spende per metterle sui redditi più bassi senza lasciare voragini aperte a chi viene dopo, no? Per cui io non vedo questo problema. Vedo questa speranza da parte dei soliti noti. Mi fa sorridere, ma guardi voglio tranquillizzarla: il governo sta bene; la situazione è sicuramente complessa, l'abbiamo maneggiata con serietà lo scorso anno, la maneggeremo con serietà quest'anno. Lo spread, che oggi lanciate come se fosse già la fine del governo Meloni, stava adesso a 192 punti, ottobre scorso stava a 250, nell'anno precedente al nuovo governo è stato più alto e i titoli non li ho visti. Quindi, insomma, so leggere la politica e so leggere la realtà. La sinistra continui a fare la lista dei Ministri del Governo tecnico che noi intanto governiamo. Grazie.