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Messaggio di saluto del Presidente Meloni alla IX Conferenza economica Cia-Agricoltori Italiani

9 Febbraio 2023

 “Agricolture al centro” (Roma, 8-9 febbraio 2023)

Buongiorno a tutti.
Saluto e ringrazio il Presidente Cristiano Fini per l’invito. Mi spiace non poter partecipare in presenza ai lavori della nona Conferenza economica della Confederazione italiana agricoltori ma ci tenevo ad inviare il mio contributo.
Saluto i Ministri, il commissario europeo all’Agricoltura Wojciechowski, i rappresentanti istituzionali e delle categorie economiche che prenderanno parte alla vostra due giorni. E naturalmente tutti i delegati della CIA presenti.

Questo Governo ha particolarmente a cuore il comparto agroalimentare italiano. È un settore economico che dà lustro alla Nazione, produce eccellenze famose in tutto il mondo e svolge anche un’insostituibile azione di presidio del territorio e difesa del paesaggio, perché impegnato contro l’abbandono delle aree rurali e il dissesto idrogeologico. Difendere e rafforzare la solidità del sistema agroalimentare italiano vuol dire difendere un patrimonio di inestimabile valore, che affonda le sue radici nel rapporto millenario tra territori, cultura e produzione.
Ecco perché abbiamo scelto di fissare tra le nostre priorità il tema della sovranità alimentare. Lo abbiamo fatto per due ragioni: difendiamo il diritto di una Nazione di scegliere il proprio modello produttivo e riteniamo giusto combattere il tentativo di omologazione alimentare globale. Per questo ci siamo opposti al Nutriscore, che è uscito dall’agenda europea almeno fino a tutto il 2024, e ci siamo battuti affinché il vino così come la carne non venissero penalizzati.

Il Governo farà valere le posizioni dell’Italia su tutti i dossier strategici. Penso ad esempio al nuovo regolamento sulle indicazioni geografiche: noi chiediamo di rafforzare le tutele esistenti e di valorizzare un sistema che ha reso l’Italia il primo Paese in Europa sulla produzione di qualità. E, sempre sul fronte europeo, intendiamo attuare la nuova Politica Agricola Comune per spendere, velocemente e bene, i 35 miliardi di euro che l’Italia ha a disposizione per i prossimi cinque anni.
Garantire più sicurezza alimentare, più qualità, più competitività alle nostre filiere produttive e maggior occupazione: è questo l’impegno che ci siamo presi e che intendiamo portare avanti. Siamo sono all’inizio del lavoro ma sono diverse le misure che abbiamo già messo in campo in questi primi 100 giorni di governo: dalla decontribuzione per i giovani imprenditori agricoli al fondo per l’innovazione tecnologica, dall’estensione dei voucher ai sostegni per la nuova imprenditoria agricola. Senza dimenticare il lavoro che stiamo facendo per potenziare il contrasto alla contraffazione e all’imitazione del Made in Italy agroalimentare, che costano ogni anno ai nostri imprenditori miliardi di euro di mancato fatturato.

Il sistema agroalimentare italiano è forte e in salute, ha superato nel 2022 i 60 miliardi di euro di export, ma crediamo che si possano raggiungere traguardi ancora più importanti. Per questo abbiamo istituito il Comitato interministeriale per il Made in Italy nel Mondo per elaborare una strategia globale, e trasversale a tutti i settori produttivi, di promozione delle nostre eccellenze e del nostro saper fare.  L’agroalimentare è un pilastro del sistema Italia. Un pilastro economico, sociale e culturale. E un governo di patrioti come il nostro non può che considerarlo strategico e fondamentale per rilanciare lo sviluppo e la crescita dell’Italia. Il Governo è al fianco degli agricoltori, com’è al fianco di tutti coloro che ogni giorno si rimboccano le maniche per fare di nuovo grande questa Nazione.
Buona giornata e buon lavoro a tutti.