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Dichiarazioni congiunte alla stampa a Kiev, l'intervento del Presidente Meloni

Sabato, 24 Febbraio 2024

Grazie Volodymyr. Buon pomeriggio a tutti.

Sono particolarmente orgogliosa di essere qui a Kiev, nella città che rappresenta il cuore della lotta per la libertà dell’Europa. Sono particolarmete fiera di essere qui, in questo giorno così significativo. Sono onorata di poter condividere questo momento con te, ma penso sia anche molto simbolica la presenza delle massime Istituzioni europee, quindi della Presidente della Commissione europea, del Presidente di turno del Consiglio europeo, così come io sono presente anche in qualità di Presidente del G7 - noi oggi pomeriggio celebreremo da qui la prima riunione a livello di Capi di Stato e di Governo del G7 durante la Presidenza italiana - e il futuro Presidente del G7. 

Quindi credo che tutto questo sia oggi molto simbolico perché è chiaramente una ulteriore conferma del nostro fermo sostegno all'Ucraina, un sostegno europeo, un sostegno transatlantico, che l'Italia è decisa ad affermare ancora con forza come Nazione membro dell'Unione europea e come Presidente di turno del G7. 

Ma non è soltanto un sostegno che si nutre di simboli, è un sostegno che, come si vede oggi, si nutre soprattutto di fatti concreti. Tra questi, il più importante per quello che riguarda l'Italia è la firma, lo ricordava il Presidente Zelensky, dell'accordo sulle nostre garanzie per la sicurezza dell'Ucraina. È un accordo che di fatto declina l'impegno assunto insieme agli altri membri del G7 nel luglio scorso a margine del vertice NATO di Vilnius, che già altri Paesi hanno concretizzato, che altri Paesi concretizzeranno.

Continuiamo a sostenere l'Ucraina in quello che, come sapete, io ho sempre ritenuto il giusto diritto del suo popolo a difendersi. Questo presuppone necessariamente anche il sostegno militare, perché confondere la tanto sbandierata parola pace con la resa, come fanno alcuni strumentalmente, è un approccio ipocrita che noi non condivideremo mai. Ma è necessario mettere a sistema le diverse linee d'azione, è necessario un approccio a 360 gradi che vuole anche aiutare l'Ucraina a guardare al futuro: penso alla cooperazione in ambito industriale, penso alla cooperazione in ambito economico, sulle infrastrutture critiche ed energetiche, penso al sostegno umanitario. 

Con la firma di oggi noi riaffermiamo che l'Italia continuerà ad assicurare il necessario sostegno alla libertà e all'indipendenza di una Nazione aggredita, aiutandola insieme al resto della comunità internazionale a costruire il suo futuro. E siamo pronti anche per questo a svolgere un ruolo da protagonisti in materia anche di ricostruzione. Lo faremo durante la Presidenza del G7, lo faremo nel 2025 quando ospiteremo la Ukraine Recovery Conference, perché parlare di ricostruzione significa scommettere sulla vittoria dell'Ucraina, su un futuro di pace, su un futuro di libertà, su un futuro europeo per questa Nazione. Le imprese dell'Italia, seconda Nazione industriale europea, con le loro competenze, il loro dinamismo, sono chiaramente pronte a fare la loro parte. 

Noi stiamo già dando il nostro contributo alla ricostruzione di Odessa, dove abbiamo espresso l'intenzione di restaurare e proteggere lo splendido patrimonio culturale della città, che abbiamo contribuito a iscrivere nella lista dei siti mondiali Unesco in pericolo. Con grande concretezza e con convinzione abbiamo sostenuto la decisione di aprire i negoziati di adesione all'Unione europea, così come una revisione del bilancio pluriennale dell'Unione che ci consentisse di garantire sostegno duraturo per i prossimi quattro anni. Insomma, ci siamo impegnati tutti in prima persona e voglio per questo ringraziare anche tutti i miei colleghi. 

Il messaggio che voglio inviare oggi, ancora una volta a Volodymyr Zelensky, ma soprattutto a tutto il popolo ucraino, è che non sono soli. Vogliamo che sappiate che noi siamo profondamente grati a questo popolo per continuare a lottare per la difesa dell'Europa, per la nostra sicurezza, perché banalmente la sicurezza dell'Ucraina e la sicurezza dell'Europa coincidono. 

Oggi è chiaramente un anniversario di grande orgoglio, da una parte per i due anni di eroica resistenza del popolo ucraino, un vero e proprio cigno nero della storia, un evento che molti non avevano immaginato, ma è anche un anniversario doloroso per chi continua a pagare un tributo di sangue per raggiungere quella pace giusta e duratura che è un diritto e che tutti sosteniamo con il nostro lavoro.

L'Ucraina sta combattendo per tutta l'Europa, nell'interesse di tutta l'Europa. Noi ne siamo consapevoli e per questo le saremo accanto per tutto il tempo necessario. Essere qui oggi, esserci insieme, serve, anche con atti concreti, a dare con forza questo segnale. 
Grazie Presidente Zelensky.