Tavolo di coordinamento Governo-Associazioni Esuli Fiumani, Istriani e Dalmati

Il Servizio assicura il supporto tecnico-amministrativo ai lavori del Tavolo di Coordinamento tra il Governo e le Associazioni degli esuli Istriani, Fiumani e Dalmati, a cui partecipano anche i rappresentanti dei Ministeri dell’Interno, degli Affari esteri, dell’Economia e delle Finanze, del Lavoro e delle Politiche sociali, dell’Istruzione, Università e Ricerca.

Il Tavolo di coordinamento, che ha tenuto la prima riunione nell’anno 2009, è stato riconvocato per la riunione del 29 marzo 2017, per proseguire nell’attività di monitoraggio ed esame delle diverse problematiche di interesse delle  Associazioni. Alla riunione del Tavolo di coordinamento ha fatto seguito un incontro con i rappresentanti delle Amministrazioni dello Stato competenti per le diverse questioni prospettate dalle Associazioni, che si è svolta il 27 aprile 2017.

Tale attività ha, in primo luogo, prodotto un’iniziativa di carattere legislativo, che ha comportato la modifica di una specifica disposizione della legge 16 marzo 2001, n. 72, recante Interventi a tutela del patrimonio storico e culturale delle comunità degli esuli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia.

Inoltre è stata rappresentata alle diverse Amministrazioni dello Stato competenti – per la rispettiva valutazione e le eventuali iniziative di competenza – la possibilità di avviare specifiche misure, richieste dalle Associazioni degli esuli. 

Un ultimo riferimento riguarda la segnalazione riproposta dalle Associazioni degli esuli di alcuni casi riguardanti la non puntuale osservanza della legge 15 febbraio 1989, n. 54, recante “Norme sulla compilazione di documenti rilasciati a cittadini nati in comuni ceduti dall’Italia ad altri Stati in base al trattato di Pace”.

Tale nota problematica afferisce a singoli casi nei quali alcuni enti pubblici o privati hanno indicato nei documenti, attestazioni e/o certificazioni rilasciati a cittadini italiani nati in Comuni successivamente ceduti alla ex Jugoslavia in base al trattato di Pace, dopo la denominazione italiana, o talvolta anche straniera, del Comune di nascita, lo Stato (estero) cui lo stesso attualmente appartiene. Quanto sopra, nonostante l’osservanza delle disposizioni della legge n. 54 del 1989, che prescrive che in tali documenti debba essere indicato unicamente il nome italiano del Comune di nascita, sia stata richiamata da successive circolari emanate dal Ministero dell’Interno.

Posto che la questione evidenziata appare, in gran parte, riconducibile al mancato adeguamento delle banche dati gestite da taluni enti, pubblici o privati, alle prescrizioni della ricordata legge n. 54 del 1989, la Presidenza del Consiglio dei ministri ha provveduto, già nell’anno 2012,  alla predisposizione della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 luglio 2012

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