Avviato il piano esistente per la vaccinazione nelle Isole Minori

5 Maggio 2021

Su iniziativa del Ministro Gelmini oggi si è tenuta una video-conferenza cui hanno partecipato l’Associazione Nazionale Comuni Isole Minori (ANCIM) e i Sindaci dei Comuni insulari minori, insieme ai Ministri Speranza, Garavaglia, Carfagna, Cingolani, al Commissario straordinario Figliuolo e al Capo della Protezione Civile Curcio.

Nel corso della conferenza è stato affrontato il tema dell’avvio del piano di vaccinazione per le Isole Minori, la cui attuazione avrà inizio il prossimo 7 maggio con l’isola di Capraia e le Eolie.

La pianificazione era stata avviata lo scorso 19 marzo, con la predisposizione di una piano prudenziale destinato a programmare misure d’intervento efficaci per aree isolate e le isole minori, difficili da raggiungere e dotate di presidi sanitari minimi.

Alla predisposizione del piano sono seguiti confronti periodici all’insegna della collaborazione con l’ANCIM, mirati a concertare modi e tempi di azione.

La possibilità di realizzare il piano già predisposto scaturisce dall’andamento della campagna vaccinale - per la quale è ribadita la necessità di mettere in sicurezza le persone anziane e quelle fragili - e dall’introduzione di un prodotto mono-somministrazione nelle disponibilità vaccinali nazionali.

Il programma vaccinale per le isole minori si avvarrà di un efficace dispositivo logistico-operativo e si concentrerà sulla vaccinazione di massa delle singole isole, per ridurre il numero di viaggi necessari al trasferimento dei vaccini e degli assetti sanitari per la somministrazione. Da questo tipo di soluzione sono da ritenersi escluse le isole in cui sono presenti presidi sanitari maggiori - ovvero ospedali - e che sono agevolmente collegate con la terraferma, per le quali devono valere i criteri generali del piano nazionale.

Un approccio simile potrebbe essere ulteriormente applicato a beneficio di alcune realtà isolate degli Appennini, delle Alpi o di altre aree interne, rese maggiormente isolate a causa della rete viaria, alle quali ci si è già rivolti da qualche tempo attivando, su richiesta delle Regioni interessate,il supporto aggiuntivo di team sanitari mobili della Difesa.