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Vertice G7, la conferenza stampa del Presidente Meloni

Sabato, 20 Maggio 2023

INTRODUZIONE DEL PRESIDENTE MELONI

Buonasera a tutti, grazie di essere qui.

Sono francamente mortificata per costringervi a una conferenza stampa quando qui è mezzanotte passata, però credo fosse doveroso fare un punto stampa prima di ripartire, perché ho deciso di tornare in Italia.

Io qui ho fatto in questi due giorni il mio lavoro ma, francamente, non riesco più a stare così lontano dall'Italia in un momento tanto complesso. Ho bisogno di vedere personalmente e di lavorare in prima persona per dare le risposte che sono necessarie.  Per carità, il Governo è stato mobilitato, voi l’avete visto. Voglio personalmente ringraziare le oltre 5000 persone che attualmente sono di stanza in Emilia-Romagna, che stanno dando una mano con i soccorsi, che hanno affrontato l'emergenza, così come voglio ringraziare tutti i Ministri, i membri del Governo che si stanno occupando della situazione; però la mia coscienza, dopo due giorni e più di distanza dal territorio nazionale in un momento così complesso, mi impone di tornare. È una scelta che io ho condiviso con gli altri leader, che pure voglio ringraziare per la loro solidarietà, che avete visto è stata espressa trecentosessanta gradi e pubblicamente, anche con disponibilità di aiuto quando fosse necessario. Una scelta che tutti quanti hanno compreso, che hanno sostenuto.

Serve anche a me personalmente il tempo per organizzare al meglio il Consiglio dei ministri e i provvedimenti che saranno approvati nella giornata di martedì. Ne ho parlato con il Primo Ministro Kishida, ne ho parlato oggi con il Presidente Zelensky: voi sapete che domani sarà il giorno in cui il G7 e i Partner che sono stati invitati in questa edizione del G7 incontreranno il Presidente Zelensky. Anche il Presidente Zelensky ha compreso perfettamente; abbiamo fatto oggi un incontro bilaterale, ma l'Ucraina sa di poter ampiamente contare sul sostegno italiano a trecentosessanta gradi. 

In questi due giorni noi abbiamo portato il nostro punto di vista. Credo che questo G7 di Hiroshima sia stato per il Giappone un successo, credo che vadano fatti i complimenti e le congratulazioni al Primo Ministro Kishida per l’ottima organizzazione e anche per la lucidità con la quale ha steso i temi dei dibattiti che noi abbiamo affrontato in questi due giorni.

Abbiamo parlato molto del conflitto in atto, delle conseguenze che quel conflitto genera per le nostre società. Abbiamo parlato a lungo degli errori commessi in passato e di come si debba in qualche maniera oggi invertire la tendenza in tema, per esempio, di sicurezza per l'economia delle nostre società, in tema di catene di approvvigionamento. Abbiamo parlato della coercizione economica, dei rapporti con il Sud globale - alcuni di questi Paesi, come dicevamo, ci hanno raggiunto oggi -, di come superare quella narrativa di un Occidente contro il resto del mondo, perché non è questo il conflitto in atto. Il conflitto in atto è invece un conflitto nel quale gli ucraini difendono sul campo un diritto internazionale che non è stato adeguatamente difeso nei luoghi che erano a questo preposti. 

Abbiamo parlato di intelligenza artificiale, un tema che io avevo posto anche nella riunione del Consiglio d'Europa prima di arrivare qui, che è un tema legato alla democrazia, perché noi non ci rendiamo conto di come il progresso stia correndo più veloce di noi e il rischio che corriamo sottovalutando l'immediato futuro nel quale ci troviamo di fronte a una società in cui il progresso non serve più a ottimizzare le capacità umane, ma rischia di arrivare a sostituire le capacità umane. E quindi si crea un problema di disuguaglianze che aumentano, e di democrazie che rischiano per questo di indebolirsi, un tema che abbiamo molto discusso in questi giorni. 

Abbiamo parlato del Trattato di non proliferazione nucleare. Come avete visto, noi siamo stati al Memoriale che ricorda la vicenda di Hiroshima, domani anche il Presidente Zelensky sarà lì.  È un fatto molto simbolico perché Giappone e Ucraina sono due Nazioni che hanno vissuto un disastro nucleare e questo aiuta anche a raccontare un punto di vista che va oltre certa propaganda un po’ superficiale sull'utilizzo delle armi nucleari. Abbiamo parlato di sicurezza, ovviamente abbiamo parlato molto di pace.

Credo, come dicevo, che sia stato un successo per il Giappone e penso che l'Italia debba essere molto soddisfatta. Io sono molto soddisfatta del contributo che abbiamo portato alla discussione, dei risultati che abbiamo raggiunto. Noi siamo considerati dei partner seri, credibili e affidabili.
Non voglio anticiparvi le conclusioni perché sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti del Primo Ministro Kishida, Presidente di turno del G7. Lo farà lui domani ma, chiaramente, alcune cose che vi ho detto rappresentano i principi chiave della nostra discussione e saranno anche nel documento, così come saranno parte del programma del G7 del prossimo anno, sul quale poi ritorno brevemente.

Ci sono molte cose che sono anche frutto del nostro contributo, alcuni risultati importanti che abbiamo ottenuto. Chiaramente nelle Conclusioni si troverà il sostegno all'Ucraina da parte dei membri del G7 fino a quando sarà necessario; il tema, che vi citavo, del rapporto con i Paesi del Sud globale, un rapporto che deve essere collaborativo e non di contrapposizione, una cooperazione che, come tante volte abbiamo detto, non deve essere predatoria. Noi oggi abbiamo presentato anche il Partnership for Global Infrastructure and Investment, che è un piano infrastrutturale dei Paesi del G7 per rafforzare le catene di approvvigionamento, investendo nel Sud globale. 

È una cosa molto simile a quello che noi chiamiamo Piano Mattei per l'Africa, che abbiamo avuto modo di presentare, e sul quale abbiamo anche raccolto molto consenso, la nostra idea di come cooperare con i Paesi africani portando investimenti in infrastrutture di connessione, particolarmente sul tema energetico, e risolvere insieme diversi problemi: il problema dell'approvvigionamento energetico in Europa, ma anche il problema di come aiutare i Paesi africani a meglio svilupparsi e dunque il problema delle migrazioni, perché alla fine il modo più strutturale per risolverlo è difendere il diritto, che oggi non viene garantito, di tante persone a non dover scappare dalle loro case e dalle loro terre, abbandonare la loro vita in cerca di una vita diversa e migliore.

Abbiamo parlato - e c'è questo tema della sicurezza economica - della questione delle catene approvvigionamento. Io parlo di questa materia credo già da qualche anno, anche molto prima che ne parlassero altri. Abbiamo tentato di spiegare come fosse per noi pericoloso dipendere in maniera così significativa da scenari che non potevamo controllare. Oggi si sceglie di cambiare paradigma, di tornare indietro e capire quali siano le catene approvvigionamento strategiche, quelle delle quali non si può fare meno. Si scelgono delle strategie che servono a rafforzare non solo la nostra economia ma anche la nostra sicurezza a livello internazionale. 

Abbiamo riportato dopo anni, in seno al G7, il tema che citavo dei fenomeni migratori, del traffico degli esseri umani, di come si combatte la migrazione illegale. Abbiamo discusso dell'Africa, della Tunisia - che sarà citata nel documento -, grande tema che l'Italia conosce meglio di tutti gli altri e che l'Italia pone a trecentosessanta gradi. Temi che ci stanno molto a cuore, così come la questione, che citavo, dell'intelligenza artificiale.

Io sono ovviamente soddisfatta di questo e ho annunciato, nella giornata di oggi, che molte di queste materie saranno anche oggetto del G7 nel prossimo anno. Voi sapete che l'Italia presiederà il G7 nel 2024. Io avrei dovuto fare una presentazione della Presidenza italiana nell'ultima sessione di lavoro che è prevista domani; oggi il Primo Ministro Kishida mi ha fatto la cortesia di anticipare questo momento e quindi ho avuto l’occasione di presentare le nostre idee sul G7 del prossimo anno agli altri leader. 

Ho annunciato che il G7 si terrà ragionevolmente a metà giugno. Stiamo aspettando la definizione - ma più o meno mi pare definita - della data delle elezioni europee del prossimo anno, che sapete si celebrano sempre in quel periodo, e quindi abbiamo evitato una sovrapposizione. Pare che la data delle elezioni europee dovrebbe essere il 9 e 10 giugno e quindi, immediatamente dopo, siamo in grado di tenere il G7. 

Così come abbiamo annunciato che la sede del prossimo G7 in Italia sarà la Puglia. In un vertice nel quale il Sud del mondo sarà centrale, porteremo i grandi della terra nel Sud d'Italia e abbiamo scelto la Puglia perché ha, da questo punto di vista, un significato simbolico che è legato alla sua posizione geografica. La Puglia nel corso dei secoli ha svolto la funzione di ponte tra Occidente e Oriente. Voi ricorderete che anche Papa Francesco ha scelto, nel 2018, il capoluogo pugliese di Bari per uno storico incontro con i Capi delle Chiese orientali ortodosse e cattolico orientali, realizzando un evento ecumenico senza precedenti. In buona sostanza la Puglia è una terra simbolo dell’abbraccio tra Oriente e Occidente e noi crediamo che sia anche il modo migliore per superare questo racconto dell'Occidente da una parte e del resto del mondo dell'altro, che viene chiaramente alimentato da una propaganda avversaria. 

Ho anticipato agli altri leader - come dicevo a voi - alcune delle priorità che saranno al centro della Presidenza italiana: ovviamente l’Ucraina, quale che sia il contesto nel prossimo anno, noi continuiamo e intendiamo riaffermare l'unità del G7, il nostro fermo impegno per il rispetto delle regole del diritto internazionale, che è il vero tema in gioco nell'attuale conflitto; la sicurezza economica e quindi il guardare avanti sul lavoro che abbiamo fatto quest’anno e capire quali e quanti passi avanti abbiamo fatto; la sicurezza energetica; la migrazione, che sarà una delle materie che porteremo al centro del G7 del prossimo anno; l’attenzione all'Africa, su questo c'è stata qualche colpevole e dimenticanza negli anni passati e crediamo che l'Europa, ma non solo l'Europa, debba tornare a essere più presente, più cooperativa con l'Africa. 

Credo che qui sia stato fatto un ottimo lavoro, sono soddisfatta. Sono soddisfatta per gli incontri bilaterali. Sono soddisfatta del modo con cui l'Italia viene accolta, ascoltata con attenzione e come si conviene per un grande attore internazionale che ha posizioni chiare su tutte le materie che si trova ad affrontare. Mi sarebbe piaciuto rimanere anche domani, sarebbe stato meglio, però quello che dovevamo fare qui l’abbiamo fatto e credo che adesso la nostra presenza sia richiesta altrove. Le delegazioni rimangono, i lavori vengono seguiti e continuiamo a fare nostro lavoro. 

Ringrazio tutti gli ambasciatori, tutti gli staff, gli sherpa: abbiamo negoziato per mesi, ovviamente come sempre accade, i documenti, le conclusioni.
È stato fatto da tutti un ottimo lavoro e ringrazio tutti, ringrazio lo staff e anche voi.