Droga: Mantovano alla 18° Conferenza ministeriale del Gruppo Pompidou, fondamentale prevenzione tra adolescenti, intollerabili incertezze su comunicazione

13 Dicembre 2022

“Pur essendo la dipendenza dalla droga una emergenza, pochi ne parlano. La droga fa vittime ma, tranne che nell’immediatezza di ciascuna singola tragedia, viene ignorata come causa di esse. Non è una calamità naturale: è voluta, sostenuta finanziariamente e propagandata e in più favorita da leggi non sempre razionali. In Paesi nei quali la legalizzazione è diventata legge l’emergenza ha una consistenza drammatica”. E’ quanto ha affermato il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano, intervenendo alla diciottesima Conferenza ministeriale del Gruppo di cooperazione internazionale sulle droghe e le dipendenze (Gruppo Pompidou), dal titolo "I diritti umani al centro delle politiche sulle droghe e sulle dipendenze", che si svolge a Lisbona.

“Oggi circolano più stupefacenti rispetto a qualche anno fa – ha ricordato Mantovano -. La gran parte degli assuntori dei vari tipi di droga guida un veicolo, ma pochi si domandano come mai crescono incidenti stradali le cui cause spesse restano inspiegabili: un ventenne si schianta col ciclomotore contro un albero senza che la strada sia dissestata o che ci sia un temporale; un altro si cappotta con la propria vettura andando dritto dove c’era invece una curva. Pochi si chiedono perché crescono le liti, le rapine, o anche solo i furti, che degenerano in omicidi”. Per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri perciò la “necessaria complessità della questione dipendenze rende prioritaria l’attività di prevenzione, cui è funzionale una sempre più adeguata informazione, anzitutto fra i più giovani, accompagnata dall’attenzione al trattamento e al recupero delle persone dipendenti”.

Le politiche di prevenzione, ha rimarcato Mantovano, “vanno rivolte specialmente agli adolescenti, e non possono tollerare incertezze sul piano della comunicazione. Nella gran parte delle Nazioni europee si sono conseguiti risultati importanti in termini di abbattimento del consumo di tabacco, grazie a sanzioni mirate e a grandi campagne di informazione. Se analoghi traguardi non si sono raggiunti per il consumo di droga è anche perché circolano con troppa insistenza messaggi fuorvianti, relativi alla presunta innocuità o leggerezza di talune sostanze”. Mantovano ha poi messo in evidenza alcuni aspetti essenziali del lavoro del Gruppo Pompidou. “Non possiamo dimenticare la fondamentale attività di coordinamento e di scambio di informazioni e di buone pratiche – ha osservato -. Uno dei più importanti scopi di questa rete è costruire legami e connessioni e di garantire il più alto livello di condivisione: tanti più sono gli Stati e le organizzazioni internazionali che ne sono partecipi, tanto più queste azioni assumono valore ed efficacia. Esprimiamo quindi apprezzamento verso gli sforzi profusi in tal senso dalle precedenti Presidenze e dal Segretariato: 41 Stati, senza contare quegli altri Stati che pur non essendo membri del Gruppo Pompidou partecipano comunque alle attività regionali, rappresenta un risultato incredibile. Guardiamo dunque con ottimismo alle prospettive future di espansione del Gruppo e auspichiamo – ha concluso - che nel corso del nostro mandato potremo vedere altri Stati unirsi a questa comunità, tra nuove entrate e riavvicinamenti di chi già ne aveva fatto parte”.