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Consiglio dei Ministri del 1° maggio, il videomessaggio del Presidente Meloni

Lunedì, 1 Maggio 2023

Il Presidente Giorgia Meloni illustra i provvedimenti in materia di lavoro e politiche sociali adottati dal Consiglio dei Ministri n. 32.

Nel giorno della Festa dei lavoratori, il Governo sceglie di lavorare. Sceglie di lavorare per dare risposte a quei lavoratori e a coloro che legittimamente aspirano a migliorare la loro condizione. Lo facciamo con una serie molto articolata di provvedimenti, ma il più importante di questi provvedimenti è relativo al taglio delle tasse sul lavoro.

Noi abbiamo liberato un tesoretto di 4 miliardi. Lo abbiamo liberato grazie al coraggio di alcuni provvedimenti che avevamo portato avanti - penso ad esempio al superbonus, penso alla questione delle accise - e oggi destiniamo l'intero ammontare di quel tesoretto al più importante taglio delle tasse sul lavoro degli ultimi decenni.

Tagliamo il cuneo contributivo di quattro punti percentuali e questo taglio si somma a quello che avevamo già fatto nella precedente legge di bilancio. Così oggi, e fino alla fine di quest'anno, noi abbiamo un taglio del cuneo contributivo di 6 punti percentuali per chi ha redditi fino a 35.000 euro e addirittura di 7 punti percentuali per i redditi più bassi, fino a 25.000 euro.

È una scelta della quale io vado profondamente fiera. Aumenti che possono arrivare anche a 100 euro per i lavoratori con i redditi più bassi in un momento nel quale l'inflazione galoppa e il costo della vita aumenta. E davvero non riesco a capire chi riesce a polemizzare perfino su questa scelta.

Ma ci sono molte altre cose importanti che decidiamo oggi: la conferma del fringe benefit, l'erogazione liberale a favore del lavoratore completamente detassata a 3000 euro, dedicandola in particolar modo ai lavoratori con figli a carico; norme importanti in tema di sicurezza sul lavoro, sull'alternanza scuola-lavoro, sulla sicurezza degli studenti che partecipano all’alternanza scuola-lavoro; incentivi all’assunzione dei giovani pari al 60% del salario che prendono; sul finanziamento dei centri estivi per aiutare a conciliare vita, lavoro e famiglia, e in tema di assegno unico per i figli. 

E poi il reddito di cittadinanza. Come avevamo promesso noi distinguiamo chi può lavorare da chi non può farlo. Confermiamo, e anzi miglioriamo, il sostegno per chi non può lavorare, cioè per le famiglie in difficoltà che hanno al loro interno un minore, un anziano o un disabile, ma chi può lavorare viene invece inserito in un percorso di formazione al lavoro, con un rimborso spese nel periodo in cui si forma e con incentivi importanti per chi lo dovesse assumere.

E, in ultimo, ci occupiamo del lavoro delle persone con disabilità, sostenendo gli enti che le accompagnano e stanziando risorse per favorire la loro assunzione.

E io sono fiera che il Governo abbia scelto di celebrare il primo maggio con i fatti e non con le parole e credo fosse dovuto un ulteriore sostegno a un'economia che, pure in un momento di difficoltà, ci sta dando grandi soddisfazioni con una crescita, quella italiana, stimata per i prossimi mesi superiore a quella delle altre Nazioni europee.

Avanti così. Buon primo maggio a tutti.
E adesso, al lavoro.