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07 Novembre 2023

Riunione a Parigi dei Coordinatori Nazionali lotta all’antisemitismo

Si è tenuto a Parigi il 24 ottobre scorso l’International Meeting of Special Envoys and Coordinators Combating Antisemitism (SECCA), a cui ha preso parte il Coordinatore Nazionale Giuseppe Pecoraro.

07 Novembre 2023

L'Ufficio del Coordinatore incontra la Commissione ECRI del Consiglio d'Europa in visita in Italia

Il 24 ottobre la Commissione ECRI (European Commission against Racism and Intolerance) del Consiglio d’Europa, nel corso della sua visita in Italia, ha incontrato presso l’Ufficio del Coordinatore il Dott. Andrea Giovannelli ed il Dott. Carlo Santoro.

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Videomessaggio del Presidente Meloni all'evento "La maternità (non) è un'impresa"

Martedì, 7 Novembre 2023

Il videomessaggio del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, all'evento "La maternità (non) è un'impresa", promosso dal Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Maria Roccella.

Buongiorno a tutti,

desidero salutare e ringraziare il Ministro Roccella per aver voluto promuovere quest’iniziativa e ovviamente tutti i rappresentanti del mondo dell’impresa e del lavoro che hanno accolto l’invito del Governo e sono presenti oggi al Tempio di Adriano per sottoscrivere un documento che io considero di grande importanza, una vera e propria alleanza tra Istituzioni e aziende per un’impresa a misura di mamma e a misura di bambino.

Futuro e investimento sono le parole chiave di questo patto. Nessuno meglio delle nostre aziende sa quanto sia importante fare investimenti produttivi e quanto sia importante scommettere sul domani. Nessuno più di questo Governo crede che l’investimento nella natalità per invertire il trend demografico voglia dire scommettere su noi stessi. Perché senza figli avremo un’Italia più povera, sarà a rischio la sostenibilità del nostro welfare, verrà meno quella staffetta generazionale sulla quale si fonda la capacità di portare nel futuro la nostra identità di popolo.

Noi abbiamo davanti una sfida importante e, ovviamente, ne siamo consapevoli. La denatalità affligge tutta l’Europa e non solo, e in Italia un certo clima culturale ha contribuito a spingere giù la curva demografica. Per decenni c’è stata molta disattenzione nei confronti della famiglia e, mentre altrove si correva ai ripari, da noi parlare di sostegno alla natalità sembrava quasi essere un tabù. Ecco, noi abbiamo infranto quel tabù, abbiamo messo la famiglia e la natalità al centro della agenda di Governo. Lo abbiamo fatto nonostante le poche risorse che avevamo a disposizione: con questa legge di bilancio, con quella precedente abbiamo messo in campo un pacchetto di provvedimenti che vale complessivamente oltre due miliardi e mezzo di euro. Chiaramente non è sufficiente, lo sappiamo bene, però la direzione tracciata è chiara e disegna una visione.

Siamo anche consapevoli, però, che il Governo da solo non può farcela, che serve l’aiuto di tutti, a partire da chi, come voi, si rimbocca le maniche ogni giorno per creare posti di lavoro, per produrre ricchezza e benessere per la propria Nazione.

Oggi il Governo vi propone di sottoscrivere un patto, perché la sfida demografica coinvolge tutti e ha bisogno di tutti. È una sfida per il futuro dell’Italia, è una sfida per la libertà, in particolare delle donne. Perché purtroppo, sono ancora troppe le donne costrette a dimettersi dal lavoro dopo essere diventate mamme; sono ancora troppe le mamme lavoratrici che vedono il proprio percorso di carriera ostacolato da un sistema che non riconosce il valore di quello che fanno; sono ancora troppe le donne che rinunciano a mettere al mondo un bambino perché vivono questa scelta come una scelta alternativa alla realizzazione professionale. E noi non possiamo permettere tutto questo.

Allora, dobbiamo perseguire tutti insieme con forza e determinazione l’obiettivo di costruire una cultura e un’organizzazione del lavoro che non consideri la genitorialità come una penalità, ma che anzi accompagni e valorizzi l’esperienza di diventare padre o di diventare madre. Anche su questo il Governo ha iniziato a muovere i suoi passi, dal potenziamento del congedo parentale fino alla decontribuzione per le mamme lavoratrici, però io sono convinta che insieme, tutti noi, possiamo fare la differenza molto di più.

Dobbiamo promuovere una nuova consapevolezza, anche culturale, mettere in rete quelle tante buone pratiche che dove ci sono aumentano la produttività delle realtà nelle quali si realizzano, migliorano il benessere delle persone e fanno crescere la natalità. La denatalità e la mancanza di libertà sono in fondo due facce della decrescita. E la decrescita, checché ne dica qualcuno, non è mai felice. Noi vogliamo che l’Italia cresca, che cresca la libertà dei suoi cittadini, il benessere dei suoi lavoratori, il suo tessuto produttivo.

Un’impresa a misura di mamma e di bambino può essere una chiave di volta per affrontare tutti insieme questa sfida.

Grazie ancora a tutti e buon lavoro per questa importante giornata.
 

06 Novembre 2023

Il Presidente Meloni incontra il Primo Ministro della Repubblica d’Albania

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato a Palazzo Chigi il Primo Ministro della Repubblica d’Albania, Edi Rama. Al termine hanno rilasciato le dichiarazioni congiunte e hanno firmato un Protocollo d'intesa tra Italia e Albania in materia di gestione dei flussi migratori. 

06 Novembre 2023

Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 58

Il Consiglio dei ministri si è riunito lunedì 6 novembre 2023, alle ore 14.25, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

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Dichiarazioni alla stampa con il Primo Ministro d'Albania, l'intervento del Presidente Meloni

Lunedì, 6 Novembre 2023

Buon pomeriggio a tutti, grazie di essere qui.

Il Primo Ministro d'Albania Edi Rama torna qui, a Roma, dopo poche settimane dalla sua ultima visita, non a caso.  Sono molto molto contenta di essere qui con lui oggi per annunciare un importantissimo protocollo d’intesa tra Italia e Albania in materia di gestione dei flussi migratori. È un accordo che arricchisce un’amicizia storica – come voi sapete –, una cooperazione profonda tra le nostre due Nazioni. Il nostro è un partenariato strategico che si sviluppa attraverso rapporti commerciali di assoluta eccellenza (l’Italia è il primo partner commerciale dell’Albania e il nostro interscambio vale circa il 20% del PIL albanese), ma anche attraverso scambi tra le nostre comunità presenti in Italia e in Albania, intensi rapporti culturali e sociali, una  strettissima collaborazione che già esiste nella lotta a tutte le forme di illegalità e che vede una importante presenza in Albania di Forze dell’Ordine e di magistrati italiani. 

L’accordo che noi sigliamo oggi arricchisce questa cooperazione di un ulteriore tassello.

Quando noi abbiamo iniziato a discutere di questo, qualche mese fa, con il Primo Ministro Rama siamo partiti da alcune considerazioni di fondo che condividiamo e che voi conoscete bene: l’immigrazione irregolare di massa è un fenomeno che l’Unione europea, gli Stati Membri dell’Unione europea, non possono affrontare da soli e che, da questo punto di vista, la collaborazione tra Stati Ue e Stati – per ora – extra-Ue può essere decisiva. Per questo, ci siamo detti che una cosa bella da fare sarebbe stato rafforzare e rilanciare questa cooperazione.

Allora noi abbiamo lavorato insieme ad un accordo che rafforza proprio questo genere di cooperazione e che si pone sostanzialmente tre obiettivi: contrastare il traffico di esseri umani, prevenire i flussi migratori illegali e accogliere solamente chi ha davvero diritto alla protezione internazionale. In che cosa consiste l’accordo? L’accordo consiste nel fatto che l’Albania darà la possibilità all’Italia di utilizzare alcune aree in territorio albanese nelle quali l’Italia potrà realizzare, a proprie spese, sotto la propria giurisdizione, due strutture dove allestire centri per la gestione dei migranti illegali. Queste strutture potranno accogliere inizialmente fino a tremila persone, che rimarranno in questi centri il tempo necessario a poter velocemente espletare le procedure per la trattazione delle domande di asilo ed eventualmente ai fini del rimpatrio. 

Chiaramente si tratta di massimo tremila persone contestuali, ma è chiaro che utilizzando le procedure accelerate che consentono, grazie a questo governo, di processare le richieste in ventotto giorni, io intendo che con questo progetto, a regime, questi numeri possano essere considerati come mensili e che quindi il flusso complessivo annuale possa arrivare fino a trentaseimila persone che si alternano.

Voglio anche dire che questo accordo e questa possibilità non riguarda i minori, non riguarda le donne in gravidanza, non riguarda gli altri soggetti vulnerabili.

La giurisdizione, come dicevo, all’interno di questi centri sarà italiana. Nel porto di Shengjin, l’Italia si occuperà delle procedure di sbarco e di identificazione. Qui realizzerà un centro di prima accoglienza dove operare una prima attività di screening, mentre in un’altra area più interna si realizzerà una seconda struttura (modello Cpr) per le procedure che invece sono successive. E l’Albania collabora, con le sue Forze di polizia, sul fronte della sicurezza e sul fronte della sorveglianza esterna delle strutture. 

Chiaramente il protocollo che noi firmiamo oggi disegna la cornice politica e la cornice giuridica di questa nostra nuova collaborazione. Poi all’accordo dovranno seguire tutti i provvedimenti normativi conseguenti, le attività necessarie a predisporre, in territorio albanese, le strutture. Sono centri che contiamo di rendere operativi entro la prossima primavera, ossia la primavera del 2024. 

Io voglio dire che sono molto soddisfatta del lavoro che abbiamo fatto. Voglio ancora ringraziare il Primo Ministro, il mio amico Edi Rama. Voglio ringraziare i Ministri che sono qui presenti, gli Ambasciatori, gli Uffici che hanno lavorato a questo progetto, voglio ringraziare anche la Farnesina, il Ministro Tajani - che non è potuto essere presente oggi -, per il lavoro che hanno fatto. 

Considero questo un accordo di respiro europeo. Voglio dire che questo accordo dimostra che si può collaborare sul fronte della gestione dei flussi migratori, si può collaborare a 360 gradi e si può e si deve collaborare particolarmente con quelle nazioni che europee sono. 

Con questo voglio dire che non solo l’Albania si conferma una Nazione amica dell’Italia ma anche una Nazione amica dell’Unione europea. Perché nonostante non sia ancora formalmente parte dell’Unione Europea – come sapete l’Albania è un Paese candidato all’ingresso nell’Unione europea -, si comporta esattamente come se fosse già uno Stato Membro di fatto dell’Unione. 

E questa è una delle ragioni – ma non è questa la ragione – per le quali io sono fiera del fatto che l’Italia, da sempre, storicamente sia stato uno dei più grandi sostenitori dell’ingresso dell’Albania e dei Paesi dei Balcani occidentali nell’Unione europea.

Voi sapete che a me non piace definirlo allargamento, a me piace definirlo riunificazione: non penso che l’Unione europea sia un club, non penso che siamo noi a decidere chi sia europeo e chi non lo sia.  Credo che i Balcani occidentali siano a tutti gli effetti Paesi europei, che l’Albania sia a tutti gli effetti un Paese europeo, e questa è la ragione per la quale dall’inizio, da sempre, noi abbiamo sostenuto con forza questo processo di riunificazione.

Anche per questo penso che l’accordo di oggi sia molto importante, ma anche perché è una soluzione innovativa, che dimostra che dalla cooperazione e dall’amicizia possono nascere anche idee nuove, e confido che possa diventare domani – perché so che lo faremo bene, lo faremo nel migliore dei modi – anche un esempio e un modello da seguire per altri accordi di collaborazione di questo tipo.

Quindi grazie Edi, grazie davvero a tutti. Grazie all’Albania per questa importante pagina di una cooperazione strategica, di una amicizia, storica, solida, della quale andiamo molto fieri.

06 Novembre 2023

Il Presidente Meloni incontra il Primo Ministro della Repubblica d’Albania

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato a Palazzo Chigi il Primo Ministro della Repubblica d’Albania, Edi Rama. Al termine hanno rilasciato le dichiarazioni congiunte e hanno firmato un Protocollo d'intesa tra Italia e Albania in materia di gestione dei flussi migratori. 

06 Novembre 2023

DAGL Attivita NormattivaRelazioni

In attuazione di quanto previsto dall’articolo 1, comma 313, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (cd. Legge di stabilità 2014), le Relazioni annuali al Parlamento forniscono elementi informativi sulla gestione dei progetti Normattiva e x-leges e sulle loro prospettive di sviluppo.

06 Novembre 2023

DAGL Attivita Normattiva

Il portale “Normattiva”, frutto della collaborazione istituzionale tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Camera dei Deputati, il Senato della Repubblica e la Corte di Cassazione, è la banca dati pubblica, aggiornata in tempo reale, grazie alla quale ogni cittadino può usufruire di un servizio affidabile, gratuito e completo di informazione sulle leggi italiane.
 

06 Novembre 2023

DAGL Attivita StudioDocumentazione

L’attività parlamentare svolta dal Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi è attuata mediante l’istruttoria, in raccordo con il Dipartimento per i rapporti con il Parlamento, delle proposte emendative di natura governativa e parlamentare relative ai provvedimenti normativi approvati dal Consiglio dei Ministri e trasmessi alle Camere. Essa comprende anche l’esame dei pareri resi, sui medesimi emendamenti, dai Ministeri competenti per materia.