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26 Febbraio 2024

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, incontro Governo - Sindacati

A Palazzo Chigi il confronto, in due distinti tavoli, tra Governo e sindacati sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per il Governo hanno partecipato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. 

Al primo tavolo hanno preso parte i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confasal, Cisal, Confintesa e Usb e al secondo quelli di Confcooperative, Legacoop, Ance, Casartigiani, CNA, Confapi, Confartigianato, Confindustria e Confimi Industria.

26 Febbraio 2024

Concorso a 53 posti di Referendario di T.A.R. anno 2022, integrazione della Commissione esaminatrice

Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 12 febbraio 2024, è stata integrata con i docenti, per la valutazione della prova facoltativa in lingua straniera, la Commissione esaminatrice del concorso, per titoli ed esami, a 53 posti di Referendario di T. A. R., del ruolo della magistratura amministrativa, costituita con DPCM in data 23 dicembre 2022 e successivamente aggiornata con i DPCM 6 febbraio 2023 e 29 dicembre 2023.

24 Febbraio 2024

Secondo anniversario dell'avvio della guerra, Palazzo Chigi illuminato con i colori della bandiera dell'Ucraina

In occasione del secondo anniversario dell'aggressione russa contro Ucraina, sul prospetto principale di Palazzo Chigi saranno proiettati i colori della bandiera ucraina dalle ore 00:01 alle ore 23:59 del 24 febbraio.

24 Febbraio 2024

Il Presidente Meloni presiede la prima riunione dei Capi di Stato e di Governo G7 sotto Presidenza italiana

Il 24 febbraio, in occasione del secondo anniversario dell'aggressione russa contro l’Ucraina, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha presieduto una riunione dei Capi di Stato e di Governo G7. Il Presidente Meloni si è collegata da Kiev, assieme al Primo Ministro canadese Justin Trudeau, alla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e al Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Al termine della riunione è stata adottata una dichiarazione congiunta sull’Ucraina.

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Dichiarazioni congiunte alla stampa a Kiev, l'intervento del Presidente Meloni

Sabato, 24 Febbraio 2024

Grazie Volodymyr. Buon pomeriggio a tutti.

Sono particolarmente orgogliosa di essere qui a Kiev, nella città che rappresenta il cuore della lotta per la libertà dell’Europa. Sono particolarmete fiera di essere qui, in questo giorno così significativo. Sono onorata di poter condividere questo momento con te, ma penso sia anche molto simbolica la presenza delle massime Istituzioni europee, quindi della Presidente della Commissione europea, del Presidente di turno del Consiglio europeo, così come io sono presente anche in qualità di Presidente del G7 - noi oggi pomeriggio celebreremo da qui la prima riunione a livello di Capi di Stato e di Governo del G7 durante la Presidenza italiana - e il futuro Presidente del G7. 

Quindi credo che tutto questo sia oggi molto simbolico perché è chiaramente una ulteriore conferma del nostro fermo sostegno all'Ucraina, un sostegno europeo, un sostegno transatlantico, che l'Italia è decisa ad affermare ancora con forza come Nazione membro dell'Unione europea e come Presidente di turno del G7. 

Ma non è soltanto un sostegno che si nutre di simboli, è un sostegno che, come si vede oggi, si nutre soprattutto di fatti concreti. Tra questi, il più importante per quello che riguarda l'Italia è la firma, lo ricordava il Presidente Zelensky, dell'accordo sulle nostre garanzie per la sicurezza dell'Ucraina. È un accordo che di fatto declina l'impegno assunto insieme agli altri membri del G7 nel luglio scorso a margine del vertice NATO di Vilnius, che già altri Paesi hanno concretizzato, che altri Paesi concretizzeranno.

Continuiamo a sostenere l'Ucraina in quello che, come sapete, io ho sempre ritenuto il giusto diritto del suo popolo a difendersi. Questo presuppone necessariamente anche il sostegno militare, perché confondere la tanto sbandierata parola pace con la resa, come fanno alcuni strumentalmente, è un approccio ipocrita che noi non condivideremo mai. Ma è necessario mettere a sistema le diverse linee d'azione, è necessario un approccio a 360 gradi che vuole anche aiutare l'Ucraina a guardare al futuro: penso alla cooperazione in ambito industriale, penso alla cooperazione in ambito economico, sulle infrastrutture critiche ed energetiche, penso al sostegno umanitario. 

Con la firma di oggi noi riaffermiamo che l'Italia continuerà ad assicurare il necessario sostegno alla libertà e all'indipendenza di una Nazione aggredita, aiutandola insieme al resto della comunità internazionale a costruire il suo futuro. E siamo pronti anche per questo a svolgere un ruolo da protagonisti in materia anche di ricostruzione. Lo faremo durante la Presidenza del G7, lo faremo nel 2025 quando ospiteremo la Ukraine Recovery Conference, perché parlare di ricostruzione significa scommettere sulla vittoria dell'Ucraina, su un futuro di pace, su un futuro di libertà, su un futuro europeo per questa Nazione. Le imprese dell'Italia, seconda Nazione industriale europea, con le loro competenze, il loro dinamismo, sono chiaramente pronte a fare la loro parte. 

Noi stiamo già dando il nostro contributo alla ricostruzione di Odessa, dove abbiamo espresso l'intenzione di restaurare e proteggere lo splendido patrimonio culturale della città, che abbiamo contribuito a iscrivere nella lista dei siti mondiali Unesco in pericolo. Con grande concretezza e con convinzione abbiamo sostenuto la decisione di aprire i negoziati di adesione all'Unione europea, così come una revisione del bilancio pluriennale dell'Unione che ci consentisse di garantire sostegno duraturo per i prossimi quattro anni. Insomma, ci siamo impegnati tutti in prima persona e voglio per questo ringraziare anche tutti i miei colleghi. 

Il messaggio che voglio inviare oggi, ancora una volta a Volodymyr Zelensky, ma soprattutto a tutto il popolo ucraino, è che non sono soli. Vogliamo che sappiate che noi siamo profondamente grati a questo popolo per continuare a lottare per la difesa dell'Europa, per la nostra sicurezza, perché banalmente la sicurezza dell'Ucraina e la sicurezza dell'Europa coincidono. 

Oggi è chiaramente un anniversario di grande orgoglio, da una parte per i due anni di eroica resistenza del popolo ucraino, un vero e proprio cigno nero della storia, un evento che molti non avevano immaginato, ma è anche un anniversario doloroso per chi continua a pagare un tributo di sangue per raggiungere quella pace giusta e duratura che è un diritto e che tutti sosteniamo con il nostro lavoro.

L'Ucraina sta combattendo per tutta l'Europa, nell'interesse di tutta l'Europa. Noi ne siamo consapevoli e per questo le saremo accanto per tutto il tempo necessario. Essere qui oggi, esserci insieme, serve, anche con atti concreti, a dare con forza questo segnale. 
Grazie Presidente Zelensky. 

24 Febbraio 2024

Incontro bilaterale con il Presidente Zelensky a Kiev

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi a Kiev un incontro bilaterale con il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che ha avuto al centro l’andamento del conflitto in Ucraina. L’incontro ha anche permesso di ribadire la centralità ucraina nell’agenda della Presidenza italiana del G7 e di valorizzare l’assistenza italiana a 360 gradi in favore di Kiev, a partire dalla ricostruzione e dalla cooperazione in materia di sicurezza. Al termine del colloquio, è stato firmato un Accordo di cooperazione in materia di sicurezza, come previsto dagli impegni assunti in ambito G7 in occasione del Vertice NATO di Vilnius del luglio 2023.

24 Febbraio 2024

Visita del Presidente Meloni a Kiev

Per il secondo anniversario dell'aggressione russa contro l’Ucraina, questa mattina il Presidente Meloni ha partecipato, insieme al Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, al Primo Ministro del Belgio e Presidente di turno del Consiglio dell'Ue Alexander De Croo e al Primo Ministro del Canada Justin Trudeau, alla cerimonia di consegna di onorificenze ai difensori dell'aeroporto di Hostomel alla presenza del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Successivamente, dopo la visita al Muro del Ricordo, il Presidente Meloni ha avuto un incontro bilaterale con il Presidente ucra

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Secondo anniversario dell'aggressione russa contro l’Ucraina, l'intervento del Presidente Meloni all'aeroporto di Hostomel

Sabato, 24 Febbraio 2024

A seguire, la traduzione di cortesia

***

There are heroic gestures by few men that change the course of history.
One of them took place here, on the 24th of February two years ago.

Here, where the heroic resistance of the Ukrainian people started.

Here, where Putin’s plan to overthrow the democratically elected government in few days and replace it with a puppet government, which would respond to his instructions, failed.

This place is a symbol of Moscow’s failure.

This place is a symbol of Ukrainian pride.

In this place we breathe history, and history reminds us that there is something stronger than missiles, bombs, hunger or cold. And that something is love for the Homeland, love for freedom, and the will to ensure a future of prosperity and well-being for one’s children.

A verse of the Ukrainian national anthem says: “We will give our bodies and souls for our freedom.” It happened here, on this runway, among what remains of the world’s largest aircraft, it happened here that brave and proud Ukrainians gave their bodies and their souls for their freedom and their Nation, igniting that hope that has given soul and body in these two years’ resistance.

Everything around us reminds us of what happened in this decisive battle. And what remains on the ground turns this place into a hymn to freedom. 

And here we are today to say thanks to those men and women who, on the 24th of February two years ago, did not run away and instead fought, for themselves, for their families, for what they hold most dear.

Europe, the West, are here to celebrate an act of love because here the Ukrainians defended what they loved and, in so doing, they also defended us. They fought to give us the chance to be here today, to say that this land is a piece of our home, and that we will do our part to defend it.

Since that battle, 730 days have now passed. For 730 days, Ukrainians have been reminding us what it means to believe in one’s freedom and one’s nation. For 730 days Ukrainians have been explaining to us that surviving does not necessarily mean living. For 730 days Ukrainians have been showing the world that no help can be enough if, upstream, there is not someone determined to fight.

This place tells us all this, here where the first page was written to return a future of freedom to Ukraine.
Thank you.

***

Ci sono gesti eroici di pochi uomini che cambiano il corso della storia. 
Uno di questi si è consumato qui, il 24 febbraio di due anni fa. 

Qui, dove è iniziata l’eroica resistenza del popolo ucraino. 

Qui, dove è fallito il piano di Putin di rovesciare in pochi giorni il governo democraticamente eletto per sostituirlo con un governo fantoccio, che rispondesse alle sue indicazioni. 

Questo luogo è un simbolo del fallimento di Mosca.

Questo luogo è un simbolo dell’orgoglio ucraino.

In questo luogo si respira la storia, e la storia ci ricorda che c’è qualcosa di più forte dei missili, delle bombe, della fame o del freddo. E quel qualcosa è l’amor di Patria, l’amore per la libertà e la volontà di garantire ai propri figli un futuro di prosperità e benessere. 

Una strofa dell’inno nazionale ucraino recita: “Daremo anima e corpo per la nostra libertà”. E’ accaduto qui, su questa pista, tra ciò che resta dell’aereo più grande del mondo, è accaduto qui che ucraini coraggiosi e orgogliosi dessero anima e corpo per la loro libertà e la loro Nazione, accendendo quella speranza che ha dato anima e corpo in questi due anni di resistenza. 

Tutto ciò che ci circonda ci ricorda quello che è accaduto in quella battaglia decisiva. E ciò che rimane sul terreno trasforma questo luogo in un inno alla libertà.
E oggi siamo qui per dire grazie a quegli uomini e donne che il 24 febbraio di due anni fa non sono scappati, e invece hanno combattuto, per loro stessi, per le loro famiglie, per ciò che hanno di più caro.

L'Europa, l'Occidente, sono qui per celebrare un atto d'amore, perché qui gli ucraini hanno difeso ciò che amavano e, così facendo, hanno difeso anche noi. Hanno combattuto per darci la possibilità di essere qui oggi, per dire che questa terra è un pezzo della nostra casa e che faremo la nostra parte per difenderla.

Da quella battaglia sono passati 730 giorni. Sono 730 giorni che gli ucraini ci ricordano cosa significhi credere nella propria libertà e nella propria Nazione. Sono 730 giorni che gli ucraini ci spiegano che sopravvivere non vuol dire necessariamente vivere. Sono 730 giorni che gli ucraini dimostrano al mondo come nessuno aiuto possa essere sufficiente se, a monte, non c’è qualcuno determinato a battersi. 

Questo luogo ci racconta tutto questo, qui dove è stata scritta la prima pagina per restituire all’Ucraina un futuro di libertà. 
Grazie.
 

24 Febbraio 2024

Visita del Presidente Meloni a Kiev

Questa mattina il Presidente Meloni, insieme al Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, al Primo Ministro del Belgio e Presidente di turno del Consiglio dell'Ue Alexander De Croo e al Primo Ministro del Canada Justin Trudeau, ha tenuto un intervento alla cerimonia di consegna di onorificenze ai difensori dell'aeroporto di Hostomel alla presenza del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Successivamente i leader si sono riuniti a Palazzo Mariinskyi, dove hanno rilasciato dichiarazioni congiunte alla stampa. 

26 Febbraio 2024

Consiglio dei Ministri n. 71

Si è svolta a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri. Al termine, i Ministri Calderone (Lavoro e Politiche sociali) e Fitto (Affari europei, Politiche di coesione e PNRR),  hanno illustrato in conferenza stampa i provvedimenti adottati.